Settembre

1 settembre

Nessuno può arrivare alla fine del viaggio se non ha dato prova di volontà.

La fiducia.

E’ bene fare attenzione alle delusioni che si accumulano e ci fanno perdere la fiducia.

Bisogna reagire e mai lasciarsi invischiare dell’automatismo della diffidenza e del sospetto perché se perdiamo la fiducia, perdiamo il contatto con la nostra anima, e una volta perso il contatto con l’anima perdiamo anche il contatto col nostro spirito superiore.

Se siamo forti e riusciamo a risollevarci, ciò che deve venire a noi verrà e ci sosterrà.


2 settembre

Gli idealisti, i creatori, coloro che elaborano delle idee nuove sono i veri tesori dell’umanità.

Associarsi all’atto creatore.

E’ importante creare, perché creando alimentiamo la parte spirituale di noi, quella che continuamente dà all’energia pura il germe che permette che rifiorisca, ad ogni istante, qualcosa di meglio di tutto quello che è esistito precedentemente.

E’ questo il processo che ci fa provare gioia quando si entra nell’asse della creazione.

Il massimo lusso dell’esistenza, è potersi associare all’atto creatore, perché allora la vibrazione interna dello spirito agisce immediatamente in noi, e l’energia attorno gli risponde.


3 settembre

Contentarsi di essere solo un uomo rende difficile l’accesso al proprio potenziale cosmico immortale.

Superare le impossibilità.

Per riuscire a vivere bene, bisogna decidere di liberarsi dagli ostacoli e dalle impossibilità che possono esistere in noi, perché si finisce col pensare che tali limitazioni siano normali.

Si dimentica che in altre condizioni, con una nuova energia, un nuovo entusiasmo, una nuova fede, queste impossibilità potrebbero sparire completamente.

Bisogna sviluppare la facoltà di distinguere ciò che ci fa bene e non perdersi in una moltitudine di elementi accessori che assorbono tanto tempo e tanta energia.

E’ essenziale rialimentarsi interiormente con l’intensione di contattare l’energia, che può rinnovarci ogni giorno.


4 settembre

A volte è necessario fermarsi nella vita per meditare sul peso del male che già abbiamo fatto.

Vincere la collera.

La collera, in tutte le sue manifestazioni, è un elemento che distrugge completamente le possibilità di reinserzione su dei piani superiori.

Le deformazioni che provoca, quali le dicerie e la calunnia, ispirano la distruzione, l’odio e l’aggressione che trasformano completamente l’individuo perché non gli danno la minima possibilità di liberarsi dai sistemi di violenza che lo implicano in azioni e reazioni  karmiche di cui non può liberarsi.

Per uscire dalla collera e calmarci, cerchiamo di benedire spesso gli altri e l’ambiente.


5 settembre

La verità non si impone, risuona.

Un punto di vista nuovo.

Non abbandonatevi mollemente ai criteri morali comuni ed ai costumi sociali correnti. Siate determinati ad avere una nuova visione delle cose. Fate lo sforzo di fecondarle e di animarle in modo tale che possano essere veramente accordate alla coscienza interiore di Dio.

Ampliate la percezione intima del piano di perfezione della coscienza–energia divina.

Prendete la decisione interna di compiere la volontà di Dio e fate di tutto per assomigliare alla sua perfezione, in ogni campo.


6 settembre

Il paradiso si guadagna attraverso uno sforzo personale.

Realizzare le proprie aspirazioni.

Bisogna controllare sempre l’equilibrio che esiste fra le nostre aspirazioni, le nostre decisioni e le nostre possibilità. Alcune persone hanno delle aspirazioni elevate ma mancano di volontà, altre hanno aspirazioni e volontà ma non hanno grandi possibilità e altre ancora hanno delle possibilità ma non hanno né volontà né spirito di decisione.

Per evolvere, deve esistere in noi questo equilibrio. Prima di tutto bisogna decidersi, poi avere la volontà di sostenere la propria decisione creando le condizioni che ci daranno la possibilità di agire.


7 settembre

La ricchezza è l’intenzione d’anima, l’impressione interna. La povertà, è la potenza, l’avidità.

L’amore passionale.

L’amore passionale è un fuoco che brucia delle condensazioni psichiche. Deve comunque essere controllato, altrimenti rischia di invadere le dimensioni superiori e sottili dell’affettività. Lo slancio ideale dell’amore verrebbe aspirato e progressivamente annientato dall’individualismo e gli interessi.

L’amore passionale mal controllato comporta sempre dei sentimenti di gelosia, di odio ed un desiderio di possesso.

Dobbiamo dunque imparare a superare questo stato, perché ci allontana dal nostro essere essenziale e dalla possibilità di vivere nella pace e la serenità.


8 settembre

Dopo aver a lungo cercato la verità, ci resta ancora da viverla per verificarla.

L’infanzia.

Riprenditi, cammina, corri, vola, ridi, piangi, sappi danzare come il vento, o uscore liberamente da te come un bimbo felice di incontrare un altro bimbo.

Liberati e smetti di pontificare. Considera gli altri come immagini di te. Non sono lì per giudicarti ma per riflettere la tua immagine.

Se li ami ti ameranno. Se li diverti, ti divertiranno. Se insegni loro, ti insegneranno. Se li rendi felici, ti renderanno felice.

E’ così che il viaggio comincia.

Va e canta.


9 settembre

Quando si riflette e si elabora la verità, ogni cellula del corpo si unifica in uno slancio d’amore verso la meta di tutti gli sforzi.

La dimensione celeste.

Possiamo costruire la nostra dimensione celeste affermando: “oggi mi decido ad elevarmi e decido inoltre di far evolvere le persone con le quali mi trovo in buona comunione.”

Però per realizzare l’elevazione, lo scambio deve avvenire ad un livello vibratorio elevato in cui possa crearsi il contatto con la trascendenza, affinchè la luce generata dall’incontro permetta ad ognuno di costruire il proprio essere superiore.


10 settembre

Il fiore della nostra anima secerne ogni giorno un po’ di nettare per le farfalle del cielo.

Il fiore sottile.

Per essere ispirati dalle farfalle del cielo, ossia dagli spiriti superiori, è opportuno creare uno stupendo fiore sottile nei piani vibratori superiori, attraverso la trasformazione energetica delle forze basali in direzione delle dimensioni spirituali.

Ma oltre alla bella forma e ad un certo profumo, bisogna elaborare anche un tipo di nettare corroborante, una concentrazione meditativa, che permetta di trasmutare la vitalità in un nettare gradito al divino.


11 settembre

Il segreto della cultura sta nel rispettare il tempo necessario allo sviluppo di ogni germe dello spirito.

Creare la propria vita.

Bisogna decidere in quale tipo di universo vogliamo vivere la nostra interiorità.

La nostra vita è il risultato di ciò che noi scegliamo e di ciò che elaboriamo. Non lasciamoci andare a creazioni completamente deformi e disparate.

Utilizziamo la nostra forza creatrice affinché tutte le nostre opere siano collegate ad un mondo di bellezza, di bontà e di verità.


12 settembre

Non agiamo mai da soli, semplicemente coloro che ci accompagnano non sempre sono formalizzati.

Le fonti di ispirazione.

Il corpo è un veicolo in cui si incontrano due poli: quello dei piani della potenza collegato alla materia ed alla creazione e quello dei piani della coscienza collegati alla coscienza creatrice.

Fino all’età di 30 anni circa, il corpo è soprattutto al servizio delle potenze che ne mantengono la coesione. E’ solo più tardi che i circuiti superiori e spirituali dell’essere si dirigono verso il corpo, se non ci sono stati troppi errori dall’inizio della sua esistenza.

Le ispirazioni non vengono sempre dalla stessa fonte ed è bene saperne individuare l’origine prima di agire.


13 settembre

La felicità dipende da un’armoniosa gestione dell’equilibrio tra l’egoismo orizzontale e l’altruismo verticale.

L’armonia.

E’ bene abbandonare qualsiasi atteggiamento troppo radicalmente egoista e limitato che non permetterà mai di entrare in contatto telepatico interdimensionale con le coscienze superiori. Queste ultime, in effetti, hanno permanentemente una visione universale e globale dell’armonia.

E’ altresì necessario sviluppare una coscienza globale dell0umanità e di questo pianeta, così coem di tutti i pianeti dell’universo locale.


14 settembre

Il mentale è l’anima di congiunzione con le altre dimensioni.

La coscienza superiore.

Per lottare contro lo stress è importante elevare il mentale personale verso la coscienza superiore sovrapersonale.

Bisogna concentrarsi in una maniera così precisa da permettere che si stabilisca la linea di congiunzione con la coscienza superiore, che potrà inviare al mentale le informazioni che riorganizzeranno, ricompatteranno, riarmonizzeranno l’interiorità della persona, eliminando in tal modo lo stress.


15 settembre

Nel gioco della vita, bisogna precisare il proprio scopo, poi cercare di non dimenticarlo quando si va alla conquista dei mezzi.

Sapere, volere, osare, tacere.

Gli scopi e i mezzi sono dei sistemi che non lavorano assolutamente allo stesso livello. E’ già di per sé molto difficile definire il proprio scopo nel florilegio di scopi che ci vengono proposti. Però, una volta che lo si conosce, bisogna vedere se si hanno i mezzi per raggiungerlo.

Poi si tratta di mettere in moto all’interno un desiderio così forte da creare una base di volontà, perché non basta sapere qual è lo scopo, bisogna anche volerlo raggiungere. Dopodichè, per trovare i mezzi per riuscirsi, la cosa principale è trovare il coraggio di iniziare, di vincere l’inerzia ed i primi ostacoli. Arrivati all’ultimo stadio, è importante saper tacere, poiché questo è il momento in cui si entra in azione e si realizza quel che si deve fare.


16 settembre

L’anima sa distinguere il sottile, l’utile e il futile.

Dialogare coi mondi sottili.

Se nella vita, invece di occuparci in ogni sorta di attività esteriori e formali facessimo degli sforzi per percepire la presenza dei piani sottili, potremmo entrare in alleanza e dialogare con loro.

Potremmo organizzare delle esperienze utili per il nostro apprendimento e quello dei piani sottili che sono associati a noi.

Dopodichè dovremmo fare una sintesi di tutte queste esperienze per estrarne la quintessenza.


17 settembre

Modificarsi fino a trovare le risposte a tutte le proprie domande.

L’immensità.

Quando si sprofonda nell’incertezza, il dubbio, l’oscurità, significa che energeticamente siamo discesi troppo nella condensazione, che abbiamo perso il contatto con la nostra anima sottile, indispensabile collegamento con lo spirito superiore.

Per uscire da questo stato è consigliabile rialimentarsi interiormente, purificarsi, liberarsi dai legami troppo pesanti e relativizzare l’importanza dei problemi materiali di fronte all’immensità del tempo, dello spazio e del funzionamento universale.


18 settembre

Pensare nel cuore della notte permette di raggiungere la coscienza immortale nell’infinito.

Affermare la presenza di Dio.

Abbiamo Dio in noi. Utilizziamo tutta la forza della coscienza, l’amore, l’energia vitale e l’equilibrio necessari per asserire la sua presenza di fronte e contro tutti, persino nel più profondo dell’abisso.

Bisogna conoscerlo ed assomigliargli per potersi ricongiungere a Lui.

Il raggio di sole illumina l’aria, i fiori, i paesaggi meravigliosi, però penetra anche nelle fogne, nelle infrattuosità più spaventose, per illuminare anche le cose più immonde.


19 settembre

Creare quello che consideriamo il massimo della bellezza, è aiutare Dio a realizzare il suo piano.

La felicità dell’anima.

Decidiamoci ad organizzare la nostra vita per essere felici e smettiamo di perpetuare tensioni e disarmonie che dipendono esclusivamente da negligenza o da cattiva organizzazione.

E’ importante creare incessantemente degli elementi essenziali per la felicità dell’anima, perché la nostra dimensione creatrice deve poter trasformare qualsiasi situazione difficile.

Immaginiamo il cambiamento, concretizziamolo, con fantasia a volte, e soprattutto usciamo dal totalitarismo materialista, che è l’antifelicità.

Bisogna riuscire a far emergere la nostra anima con tutta la delicatezza che questo richiede, creando la spazio necessario perché essa possa vivere ed esprimersi.


20 settembre

Entusiasmante è colui che ha un rapporto interno con sé stesso.

Riferimenti interiori.

Nell’esistenza, qualunque sia la situazione ed il campo di energia in cui facciamo la nostra esperienza, è indispensabile avere un riferimento essenziale, che riusciamo a creare attraverso un contatto costante con la nostra dimensione interna.

Effettivamente, un tale riferimento non può essere esterno poiché rappresenta una nozione interna dell’esattezza.

La nostra dimensione interna deve essere più forte di quella esterna: quando ci si perde è perché abbiamo seguito di preferenza i movimenti esterni.

Bisogna dunque sorvegliare ogni giorno la nostra esteriorità in funzione dei riferimenti esperienziali interni.


21 settembre

E’ tutto ciò che non è innocenza in noi che ci fa invecchiare e morire.

Ritrovare l’entusiasmo.

Quello che fa invecchiare l’individuo è l’incapacità di avere uno slancio entusiasta forte come quello che sorgeva spontaneamente in lui in gioventù.

Infatti la giovinezza non si misura in base all’età del corpo, ma piuttosto da questa capacità di slancio entusiasta.

Più invecchiamo, più informazioni abbiamo, più esperienze accumuliamo, più choc riceviamo e più ci organizziamo in modo da evitare di sollevare le nostre forze basali in maniera disordinata, col rischio però di bloccare completamente la nostra spontaneità.

Per evitare di cristallizzarci dobbiamo sforzarci di ritrovare, almeno in parte, l’originaria spontaneità della nostra giovinezza.


22 settembre

Se vuoi purificarti, che la luce del tuo spirito illumini ciò che il fuoco del tuo cuore deve bruciare.

Illuminare i piani oscuri.

Spesso le situazioni della vita ci costringono ad utilizzare il negativo per neutralizzare il negativo, poiché due negazioni corrispondono ad un’affermazione.

Bisogna “servirsi del veleno come rimedio”, come afferma la tradizione.

Però se abbiamo luce a sufficienza allora possiamo illuminare completamente i piani oscuri e far giungere la luce fin nelle parti di noi che sono cristallizzate o molto tenebrose.

Ricordiamo sempre di mantenere una certa luce in noi, per non essere più costretti a neutralizzare il negativo col negativo.

Potremmo allora illuminare tutti i livelli del nostro cosciente e dell’incosciente tramite la presenza trascendente della sovracoscienza, che è la sola che riesce a tutto riarmonizzare.


23 settembre

Nel momento in cui smetti di scegliere vieni scelto.

Diventare governatori di universi.

L’incarnazione dà all’essere umano la possibilità di sviluppare la propria coscienza del sé.

Dotato di libero arbitrio deve diventare padrone del proprio limite per esercitarsi nella gestione di universi.

Fintanto che non è capace di definire con precisione e di dimostrare chiaramente la validità delle sue scelte, rischia di farsi deviare dalla propria verità da altre scelte esterne che sanno imporsi in maniera più insidiosa.


24 settembre

Non sono molte le certezze valide, ma quando si è raggiunto la certezza della trascendenza e dell’immortale, questa vale tutti i tesori del mondo.

Affermare la trascendenza.

E’ la perfezione che ispira la verità, ed esprimere queste verità significa impregnarsene. Il mondo materialista e profano non permette agli individui che sono in risonanza con la trascendenza di asserire questa loro consonanza.

Coloro che la trasportano in sé hanno una forza che li spinge ad elevare la propria natura ad un alto livello ed affermare, nonostante tutto e tutti, l’esistenza di una dimensione superiore e di archetipi cosmici che sono al di là della vita umana normale, e ovviamente, di quella animale.

Affermare la trascendenza richiede forza, energia e coraggio, ma bisogna poter firmare questi momenti d’immortalità nella propria incarnazione.


25 settembre

Ogni istante cosmico è unico.

L’istante cosmico.

Viaggiamo senza sosta nell’Universo, a grandissima velocità e generalmente la nostra incoscienza ci pone in situazione di ritardo rispetto al gioco dell’istante presente che può insegnarci una nuova dimensione di coscienza ed energia.

E’ bene quindi creare le situazioni in cui possiamo ritrovare l’istante cosmico e cercare di riafferrare la linea che ci unisce alla nostra presenza immortale; poiché se l’immortalità esiste, esiste già adesso per coloro che sono immortali.

Tutti abbiamo vissuto dei momenti in cui si ha la sensazione di essere esatti. Quando ci avviciniamo a questa situazione, significa che siamo in accordo con l’armonia universale. E’ questo l’istante cosmico.


26 settembre

Portiamo da qualche parte in noi il riflesso di tutti gli altri.

Ritrovare chi siamo.

Liberarsi dal Karma significa in un certo senso differenziare la propria interiorità dal programma degli altri che, in alcuni momenti, ha interferito con il nostro programma personale e l’ha deformato fino al punto di rallentarlo o bloccarlo addirittura.

E’ importante reagire di fronte a questa situazione, riflettere, prendere nuove disposizioni e nuovi atteggiamenti, in modo da gestire tali interferenze perturbatrici.


27 settembre

Fuori dalla pienezza dell’assoluto, tutto è parziale.

Decidere.

Non hai niente da temere. Oggi non sei ricco, fatichi nella sofferenza e nell’ignoranza.

Domani sarai rinnovato. Ma ad una condizione: bisogna che tu decida nel più profondo di te, di avere un unico amore, un’unica gioia, un solo desiderio, un solo slancio verso colui che tu chiami Dio ma che ha nome fiore, sole, profumo, dolcezza oppure potenza infinita, immensità, eternità; colui per il quale non vi è limite alcuno, se non quello che ti poni tu con la tua ignoranza e con la tua labile decisione di accettare l’assoluto quale unico regno della tua anima.


28 settembre

Dopo molte sofferenze, una volta conosciute tutte le gioie della vita e le affettività dell’amore, restano ancora le gioie dello spirito.

L’essenza della gioia.

Per comprendere l’essenza della gioia dobbiamo situarla sui vari livelli dell’essere.

A livello fisico è il gioco, comune a uomini ed animali, che diverte. A livello del sesso e della vitalità è il piacere. A livello del cuore e dell’anima è la gioia-essenza e a livello della testa e del mentale è l’io, ossia l’identificazione di sé stesso con sé stesso che conduce ad una sorta di pienezza interiore.

La gioia è quindi alimentata da una quintessenza del piano del piacere e dallo slancio verso la dimensione di pienezza dell’io.


29 settembre

Quando si è ritrovato veramente il cammino dell’immortalità, ogni giorno diviene più splendente di quelli che l’hanno preceduto.

Rianimarsi.

Abbiamo un potere colossale: quello di entrare nell’unità. L’unità è una realtà totale, è in effetti la nostra autentica realtà.

Per questo è opportuno andare al di là delle apparenze, operare la resurrezione della nostra natura nel campo dell’immortale.

Non dobbiamo impegnarci in operazioni che non ci riaccorderanno mai alla nostra immortalità.

In effetti, quando avremo perduto tutto nella materia, il corpo ed ogni altra cosa, quello che resterà di noi è ciò che di noi si ritrascrive lassù e che ha una visione infinita, è la continuità e la totalità. Quindi rianimiamoci!


30 settembre

La coscienza di Dio armonizza le interdimensioni le une rispetto alle altre.

La magia della natura.

I fiori e tutto quel che c’è di magico nella natura rappresentano un ponte interdimensionale verso i mondi eterici ed altri mondi di perfezione inimmaginabili cui si accede con la veggenza.

Se non si rispetta questa magia, come potremo percepire un giorno le trame eteriche ed avere la veggenza di questi mondi incantevoli?

Dialogando con le afte e gli altri magnifici esseri sottili, si apprende ogni sorta di segreti, poiché esiste nella natura una vita che coloro che non hanno occhi per vedere né orecchie per intendere, ignorano.