Ottobre

1 ottobre

Bisogna sempre guardare verso il futuro ed estrarre l’essenziale dal nostro passato, perché è nel futuro che si trova il nostro essere ridimensionato.

L’appuntamento del futuro.

Se l’evoluzione dell’umanità continua a procedere al ritmo attuale, è assolutamente concepibile che gli esseri del futuro potranno viaggiare nel passato.

Sta a noi essere capaci di dare appuntamento a ciò che probabilmente saremo nel futuro. Riceveremo allora esattamente le informazioni che servono per camminare in direzione di ciò che è e che sarà.

Per vivere questa continuità tra passato, presente e futuro, dobbiamo estrarre costantemente dal nostro passato ciò che, nel presente, permetterà di costruire il nostro futuro.


2 ottobre

Per apprezzare la felicità bisogna conoscerne il limite.

Un istante di felicità.

La felicità è uno stato interiore che risulta da uno stato vibratorio superiore dell’anima. Quando arriva un istante di felicità, dobbiamo proteggere questa risonanza particolare dell’anima. E’ bene vivere tali istanti sotto la sorveglianza della coscienza, perché l’individuo in quei momenti ha un’irradiazione così forte che attira le forze che sono affascinate dalla sua luce, come farfalle che nella notte si dirigono

verso la luce.

Se non si fa attenzione, questa magnifica apertura dell’anima può venirne oscurata. Impariamo dunque a contenere la nostra felicità all’interno di un certo limite per non scatenare delle gelosie. Perciò, non può esservi felicità durevole senza una buona padronanza e molto coraggio per farla vivere.


3 ottobre

Alcune persone sensibili amano la parte di noi che crede che nessuno la ami.

Saper amare.

Il cammino interiore, segreto e sacro di un essere, non è necessariamente conosciuto da coloro che gli sono vicini e non provoca necessariamente della riconoscenza da parte loro.

Se una persona sente il bisogno di essere amata, bisogna che sappia che l’amore, in tutti i sensi, è spesso la voglia di qualcosa che la completi o che le manca.

Per cui se si vuole essere amati, bisognerà innanzitutto avere dentro di sé qualcosa che sia interessante per gli altri, e la felicità interiore è appunto, uno degli elementi che attirano gli altri.


4 ottobre

Per riuscire, dobbiamo saper ascoltare le nostre aspirazioni ed esprimerle con purezza, utilizzando la coscienza, la decisione, la volontà.

Cos’ è il successo?

Il successo è un’impressione interna che si situa tra un’ispirazione superiore ben ricevuta e una realizzazione esterna e materiale ben riconosciuta. Ed è anche sentire d’aver vissuto e realizzato il programma per cui ci si è incarnati.

La riuscita dipende dunque veramente ben poco dall’opinione altrui.

Dipende principalmente dalla libertà che l’individuo ha ottenuto, nel disporre del proprio tempo e del proprio spazio per trascendere la propria potenza, attraverso la vita, l’affinità e la coscienza, verso un livello superiore dell’esistenza.


5 ottobre

Colui che ha fede non si annoia mai perché troppe sono le cose da migliorare per servire il piano divino.

Costruzione e distruzione.

Quando si vede quello che si svolge nella creazione, le innumerevoli creazioni e distruzioni, si potrebbe arrivare alla conclusione che in alcuni momenti il bene consista nel costruire ed in altri nel distruggere.

La sola cosa che possa fare la differenza tra questi due poli, è saper discernere il tempo per la costruzione di una cosa e il tempo per la sua distruzione.


6 ottobre

La pazienza aggiunge un’aura di pace alla speranza.

La speranza.

La speranza può essere segreta o ardente, troppo discreta o troppo manifesta.

Solo la coscienza superiore è in grado di stabilire, in una visione di globalità, l’insieme dei fattori che danno alla speranza una certa possibilità di riuscita.

Per farlo, è necessario meditare pazientemente, studiare, riflettere in modo da alimentare energeticamente esclusivamente le speranze che abbiano una qualche possibilità di realizzarsi.

Non si tratta di buttarsi a corpo morto in una speranza qualsiasi, ma di studiarne invece pazientemente le reali possibilità di realizzazione.


7 ottobre

Per stare bene bisogna trovare un equilibrio tra la felicità dell’anima e i piaceri della vita.

Equilibrare l’anima e la vita.

L’essere umano, polarizzato tra il suo aspetto cosmico superiore e quello animale inferiore, deve riuscire a soddisfare la relazione emozionale con l’uno e con l’altro.

Il rapporto di emozione con il cosmico fa parte del mondo dell’anima e la relazione con il polo animale soddisfa gli istinti attraverso il piacere.

Per trovare il proprio equilibrio, la persona deve creare un’armonia tra questi due aspetti della sua personalità.


8 ottobre

Bisogna cercare di avvicinarsi all’essere piuttosto che all’apparire.

Apparire nell’essere.

Se non si vuole sparire nell’apparire, bisogna apparire nell’essere.

Per questo nelle nostre attività, dobbiamo sempre dare la priorità alla realizzazione della trascendenza. Così è possibile conformare costantemente le esperienze alla propria visione interna.

E’ importante estrarre dai nostri atti ciò che può partecipare allo sviluppo della coscienza interna e superiore che ci avvicina all’assoluto.


9 ottobre

L’immaginazione ci viene data per poter raggiungere la trama della realtà superiore.

Sintonizzarsi al piano divino.

L’immaginazione permette di “immagenerare” nelle dimensioni di energia sottile, gli schemi che canalizzeranno l’energia cosmica verso le strutture formali che attuano la manifestazione del pensiero creativo.

L’essere umano, dotato di questi talenti creatori eccezionali, deve dunque fare lo sforzo di sintonizzare il proprio pensiero sulla Permanenza divina, in modo che mai la sua iniziativa personale sia in disaccordo con il piano divino.

Se questo avviene, tutti i miracoli sono permessi.


10 ottobre

Quando si ha la fede si vive felici e liberi all’interno di ciò che essa ci permette.

Lo slancio immortale.

Quando viene il tempo in cui, solo di fronte alla vita, tu misuri la distanza fra perfetto e imperfetto, in cui percepisci la divina Presenza che magnetizza ogni figura verso la sua sottile essenza, quando senti palpitare l’immortale slancio che ti fa risorgere al di là di te stesso. Allora risuona con la forza, sali i gradini, scala la montagna.

Firma il tuo desiderio e la tua fede per elevare tutto il tuo essere fino alla comunione suprema in cui ritrovi lo spirito puro.


11 ottobre

Per non perdersi, gli avventurieri della vita dovrebbero, come i pellegrini, sapere qual è la meta che giustifica il viaggio e i suoi pericoli.

Qual è il nostro scopo?

L’essenziale nella vita, non è fare qualcosa, ma il farla bene. Che la cosa sia grande o piccina, ciò che conta è che vi sia un’evoluzione e un ‘effettiva sortita dal livellamento entropico delle energie dell’universo, con elevazione ad un piano di coscienza e di qualità di gestione che non esiste nei piani inferiori.

Se vogliamo raggiungere questo risultato pur vivendo in un mondo di forma e di materializzazione, dobbiamo avere una chiara coscienza dello scopo verso cui ci dirigiamo. Esso dovrebbe essere di accedere progressivamente al mondo dell’energia superiore in cui si ha una più acuta e reale coscienza dell’ordine dell’universo.


12 ottobre

E’ bene cercare sempre il lato felice di ogni avvenimento.

Ricordare.

Quando le circostanze si svolgono in modo tale che non riusciamo più a ricordare gli eventi felici, ci può essere di aiuto ritrovare tutti i momenti della vita in cui si è riso, si è vissuto in un ambiente simpatico, etc. Lo si può fare con dei video, delle foto, dei documenti, delle lettere, degli elementi che ritemprano la parte di noi che è riuscita a vivere quegli stati di felicità.

E’ importante rafforzare tutto ciò che galvanizza la speranza, l’entusiasmo e la capacità di iniziativa.


13 ottobre

Si avanza nel buio finché non si vuole accendere la luce interiore della coscienza superiore.

La coscienza e il mentale.

Ci viene chiesto di “conoscere Dio”, ossia di conoscere la coscienza superiore con il nostro mentale e di “assomigliargli” ossia di avere una coscienza che possa gestire il mondo dell’energia e della forma.

Quel che di meglio possiamo concepire per la nostra interiorità, è di avere un’eccellente relazione fra la nostra coscienza superiore ed il mentale, poiché la nostra coscienza superiore può comprendere e il nostro mentale può sapere.


14 ottobre

Gli uccelli del cielo non usano sempre tutta la forza delle proprie ali.

Ritrovare la libertà.

La nostra visione del Cielo non è abbastanza esatta. Pur essendo sulla Terra, dobbiamo agire come se fossimo in Cielo, perché comunque siamo viaggiatori nel Cosmo.

In questo preciso istante viaggiamo a centinaia di chilometri l’ora nell’Universo.

La Terra è sottoposta ad una gravitazione enorme. Bisogna liberarsene e fluidificarsi per ritrovare la libertà.

La libertà è una porta che si apre sul libro della verità, il libro della vita. E’ un’ energia interna che può condurci a quel che è immortale e giusto.


15 ottobre

La verità è ciò che dovremmo dire, il bene in ciò che ci piacerebbe dire e il bello in ciò che diciamo a volte.

Bellezza, bontà e verità.

Cerchiamo di essere il più sovente possibile un’emanazione della verità, della bontà e della bellezza. L’istante in cui accediamo alla verità è un istante benedetto perché produce una presa di coscienza, cioè la creazione di una linea di continuità fra l’intelligenza, l’istante e la coscienza assoluta permanente.

Non si può solo parlare del bene, bisogna anche farlo e per farlo bisogna avere in sé la bontà.

Della bellezza si può parlare, però quando ci sta di fronte, l’armonia che contiene è un messaggio silenzioso, immediato e interdimensionale.


16 ottobre

L’amore testimonia la presenza dello Spirito.

L’innocenza.

Ricorda che l’amore cancella il dolore quando risorge, intatto, nel suo fresco candore sul volto innocente che fa fremere la tua anima.

Scolpisci dentro di te quel sorriso, perché è la chiave del ritorno alla magica unione che mai si cancella.

Presentati all’immensità per ritrovarti allora, inondato di luce, immerso nell’ineffabile carezza che raggiunge l’estasi, la pace ritrovata e la serena immensità.


17 ottobre

Le opportunità diminuiscono via via che si invecchia perché devono venir rimpiazzate dall’intelligenza.

Sviluppare il senso interno.

Via via che il corpo perde vigore, la forza d’animo, la coscienza e la capacità d gestire il mondo dell’energia fra la coscienza e la forma possono diventare sempre più grandi.

Perché sia così, occorre che l’essere si sia esercitato a non percepire le cose unicamente attraverso i cinque sensi, ma che abbia sviluppato anche la chiaroudienza, la chairoveggenza e la capacità di gestione delle trame energetiche che sottendono l’apparire formale. Allora, l’esperienza della vita che arriva col tempo , gli permette di acquisire l’intelligenza interiore che lo mette gradualmente sulla via della comprensione interna dell’universo. E, a poco a poco, invece di vedere, impara a prevedere e trova nell’ambiente gli elementi esatti che convengono al suo percorso.


18 ottobre

Prima di imboccare una strada, bisogna riflettere per sapere se conduce veramente alla felicità.

Scegliere la propria vita.

Quando si è giovani, la vita sembra offrire un’infinità di strade e talvolta può trattarsi di un percorso totalmente originale e ignoto. Colui che deve prendere una strada sconosciuta per arrivare al proprio scopo si trova di fronte a una scelta difficile, perché nessuna delle strade che gli vengono proposte corrisponde al percorso che lo riguarda. Sua guida dovrà essere principalmente la coscienza interna e superiore, perché è quella che sa qual è la via che lo condurrà allo scopo.

Bisogna cercare di non lasciarsi influenzare da diktat esterni e trovare all’interno di sé esattamente la sola e unica via che ci condurrà là dove dobbiamo andare per risolvere totalmente l’esperienza della nostra incarnazione.


19 ottobre

Il potere ha un senso solo se rende liberi, altrimenti è una prigione.

Il potere.

Se la libertà è solo un breve istante tra due prigioni e se si è proprietà di ciò di cui siamo proprietari, si rischia di cadere nelle mani del potere di cui si dispone.

Dunque, per evitare di essere presi nel vortice del potere, conviene antipolarizzarlo con un altro e mantenersi in equilibrio fra i due.

E’ anche importante fare sempre estrema attenzione a tutte le tentazioni di potenza che, generalmente, rappresentano delle trappole per l’essere che desidera vivere più vicino alle dimensioni sottili.


20 ottobre

Estrarre il frutto delle esperienze per aumentare la coscienza.

La quintessenza.

Cerchiamo di riassumere i nostri sogni, di riassumere la nostra vita, allo scopo di estrarne la quintessenza che ci permette di alimentare la nostra anima immortale, poiché essa è la sede della memoria di tutte le nostre precedenti esperienze.

Quando realizziamo questo atto di quintessenziazione, ci mettiamo in risonanza con tutte le banche-dati della memoria che hanno fatto di noi una vecchia anima.

Questa riserva di esperienze e di conoscenze permette di scegliere con precisione le zone dell’universo in cui l’evoluzione può continuare nelle migliori condizioni.


21 ottobre

La pace arriva quando si è realizzato il massimo di quel che si doveva fare.

Ritrovare la serenità.

Uscire dalla noia, attivarsi per strapparsi dall’inerzia materiale e riscoprire lo scopo della nostra vita.

Riprendersi rapidamente per compiere lo scopo.

Riuscire a compierlo, poi superarlo fino a ritrovare la serenità e la calma delle alte cime, sostenuti dalla piramide della propria opera e dalla propria riuscita interdimensionale.


22 ottobre

Non cercare di compiangerti, cerca piuttosto di comprenderti.

Cercare l’origine dei propri errori.

La mancanza di conoscenza conduce molto spesso al dolore e alla sofferenza.

Conoscere le leggi che riguardano il funzionamento di un piano, è il mezzo migliore per evitare di subire i fastidi sempre insiti nella trasgressione.

Se si è fatto uno sbaglio, è meglio cercare di individuare il punto in cui l’errore si è generato, invece di lamentarsi ai quattro venti e rifare dei nuovi errori che portano a nuove sofferenze.


23 ottobre

La creazione è il sogno permanente di un fanciullo divino.

Una porta d’immortalità.

Se si crea un’opera che si situa tra il mondo interiore ed il mondo esterno, essa conterrà sempre in sé una luce che manifesta il sovra-mondo o l’infra-mondo.

Questa luce interiore sarà sempre una porta d’immortalità, un faro nella notte, e gli esseri che si dirigeranno verso la trascendenza grazie alla bellezza di quest’opera, vi troveranno un canale per arrivare alla bontà dell’anima e alla verità dello spirito.

Perciò, dobbiamo riflettere sui nostri atti creativi, esaminarne la luce interna, le possibilità di presentazione e di diffusione all’esterno, la durevolezza e l’immortalità.


24 ottobre

Per passare dal visibile all’invisibile basta smettere di limitarsi ai cinque sensi.

Uscire dalla prigione dei cinque sensi.

I cinque sensi sono dei filtri di selezione nell’universo vibratorio eterogeneo che ci circonda.

Ma esistono innumerevoli altri campi di energia-coscienza organizzati ai quali rischiamo di non poter accedere se restiamo rinchiusi nella selezione vibratoria stabilita dai cinque sensi.

Le esperienze paranormali provano che determinati individui possono percepire l’ambiente con altri sensi. Ci riescono restando aperti alla presenza dei piani invisibili.


25 ottobre

Prima di respingere un’energia che vi assale, osservate attentamente se non è una parte di voi stessi che ritorna verso di voi.

Lo choc di ritorno.

Niente è più difficile da superare dello choc di ritorno, perché quello che torna a noi è la nostra energia dissimulata dietro un’altra maschera.

Ci sono degli esseri che lottano, giorno e notte, contro delle forze occulte che molto spesso sono il ritorno di ciò che emettono in continuazione, coscientemente o incoscientemente.

A volte bisogna sbucciare il frutto prima di ingerirlo: lo stesso vale per certe energie.


26 ottobre

Amore è desiderare costantemente il meglio.

I volti dell’amore.

A livello della coscienza superiore, amare è comunione e unione.

A livello del mentale, l’amore è comprendere e concepire quanto vi è di meglio per sé e per l’altro.

A livello del cuore, l’amore è l’intensificazione della vita fino allo slancio dell’anima.

A livello della vitalità e della sessualità, l’0amore è il desiderio di far evolvere l’altro attraverso una buona gestione del piacere.

A livello del corpo, l’amore si dispiega nella danza e la grazia.

A livello della potenza, l’amore risiede nella nobiltà, la conquista, la riuscita.


27 ottobre

Il segreto del fascino di un individuo risiede nella presenza del suo essere interiore.

Figlio del Creatore.

Più siamo riconnessi ai piani superiori, più usciamo dalla differenza, dalla morte e dalla separatività e più comprendiamo l’essenza silenziosa e segreta della creazione e delle cose manifeste.

Cos’ noi entriamo nell’essenza della divina Presenza, comunichiamo con l’essenziale della vita, dell’energia e della coscienza, e torniamo finalmente ad essere figli del Creatore al servizio del piano divino che si compie, perché noi ne siamo parte integrante, operativa, determinante ed efficace.


28 ottobre

Lo sguardo interiore permette di vedere gli esseri non per ciò che sono ma per quello che potrebbero essere.

Una visione globale.

Se si vuole comprendere se stessi o un’altra persona, bisogna sapere cosa gli altri pensano di questa persona, quello che la persona pensa di sé stessa, e per comprendere quello che essa veramente è, cercare di percepire ciò che ha potuto essere nelle sue vite anteriori, ciò che è attualmente e ciò che può divenire nel suo futuro immortale.

Ogni situazione richiede un’analisi che non è né superficiale né esteriore, ma che è una comprensione che permette di avere la visione globale della totalità degli elementi in gioco.


29 ottobre

L’unico vero successo è preservare la propria anima di fanciullo fino all’ultimo istante.

Preservare la propria anima di fanciullo.

La durezza della vita, le resistenze, le delusioni, le deviazioni possono farci girare a vuoto e sfasarci rispetto alla via diretta del nostro programma.

A volte, per realizzare delle figure difficili, andiamo molto al di là di quanto avevamo previsto all’inizio, a scapito della nostra dimensione d’anima.

Però, se abbiamo la possibilità di lasciar vivere la purezza e la gioia del fanciullo che è in noi, possiamo conservare, nonostante tutto, l’alleanza con la nostra anima e con lo spirito che veglia su di noi.


30 ottobre

Per essere felici bisogna padroneggiare in noi ciò che può impedirci di esserlo e non riportare il problema unicamente all’esterno.

Lo specchio dell’altro.

In una stessa situazione, dieci persone possono avere dieci atteggiamenti diversi e seconda della cultura, l’età o l’origine etnica.

Ognuna delle loro azioni porta ad un risultato diverso.

E’ interessante esercitarsi ad osservare tutte le situazioni che si presentano nel mondo dell’esperienza e percepire, fra tutte le possibili reazioni a tali situazioni, quella che potremmo scegliere, dopo aver riflettuto sulle conseguenze risultanti dalle varie decisioni prese e dalla serie di circostanze che ne risultano.


31 ottobre

Dio è in noi quando si fa il lavoro che siamo i soli a poter fare.

Concludere il proprio programma.

Portare a termine il proprio programma significa realizzare la manifestazione operativa dell’essenza stessa della propria creatura.

Prima di intraprendere qualsiasi cosa dobbiamo chiedere al nostro essere interiore se ciò corrisponde al nostro programma e se è quello che Dio ci chiede di fare.

Fare ciò che Dio si aspetta da noi e non fare quello che non è indispensabile permetter di far guadagnare del tempo a se stessi, agli altri, e aal’Universo.