Giugno

1 giugno

 

La vanità è un fiore sterile.

 La vanità.

La vanità spinge l’uomo ad affermare il proprio io a discapito della propria personalità essenziale originale. Questa situazione lo porta a creare dei ruoli nei quali si reincarnerà e nei quali non è più l’essenza ma semplicemente il risultato del ruolo in cui si è messo. Questa non è un’azione liberatrice, ma imprigionante. Misuriamo bene, in tutto quel che facciamo, la parte di orgoglio che deforma tutte le facoltà dell’intelletto e che si mette al servizio di una causa puramente mortale e limitata. Prima di agire, bisogna sempre che siano presenti in noi l’anima e lo spirito.


2 giugno

 

Il pensiero di un uomo resta immortalmente presente in ciò che ha scritto di giusto.

Comunicare con il bello, il buono, il vero.

Per la sopravvivenza della nostra dimensione superiore, è indispensabile comunicare, almeno una volta al giorno, con qualcosa di molto bello, di molto buono o di molto vero.

Bisogna creare gli elementi che ci permettono di mantenerci ad un livello superiore di coscienza e di energia e riunirli per formare una sorta di riserva di luce inesauribile da utilizzare nei momenti difficili.


3 giugno

Non c’è niente di più desolante di cercare all’esterno ciò che già portiamo in noi, sopito sotto la pigrizia.

Una nuova percezione.

E’ importante galvanizzarsi ogni giorno per evitare di funzionare sempre nello stesso solco spazio-temporale, nella linea del proprio destino particolare.

E’ importante non continuare, per pura pigrizia, a mettere sempre lo stesso programma nel computer di bordo.

Invece di camminare sempre sullo stesso viottolino sassoso, cerchiamo di avere una percezione nuova delle cose e sviluppiamo le nostre capacità superiori per meglio poter comprendere l’universo.


4 giugno

Utilizziamo il corpo per creare in noi un tempio d’anima e di spirito immortale.

Guarire dalla malattia.

Quando all’interno dell’individuo e nel suo ambiente esistono la via spirituale e la qualità dell’energia, possono prodursi miracoli sul suo corpo fisico. E’ così che delle persone sono guarite solo perchè avevano deciso di guarire.

Siccome la malattia e la morte sono legate alla disorganizzazione delle strutture armoniche, per guarire bisogna avere il coraggio di abbandonare un modo di vivere ed un ambiente ostile.

Quindi m è necessario ritrovare il senso interno dell’armonia e dell’equilibrio se si vuole partecipare alla corrente dell’energia universale.


5 giugno

La totalità contiene anche l’evoluzione permanente.

Comunicare con il Creatore.

Quando comunichiamo con la presenza infinita e meravigliosa del Creatore, partecipiamo al palpito assoluto dell’universo e percepiamo la bellezza della sua esattezza.

Ogni istante diviene allora straordinario, poiché comprendiamo che tutto è collegato e che il nostro corpo è l’universo intero.

Se vogliamo regolare la nostra natura perché risuoni con lo spirito divino, dobbiamo ritrovare lo stato trascendente in cui la nostra coscienza è in grado di comprendere la partecipazione intima della vita, dell’anima e dello spirito al funzionamento permanente dell’universo totale.


6 giugno

Vi sono nel cuore mille pagliuzze d’amore che possono inondare di luce l’anima dei fanciulli puri.

La pienezza.

Tutto il mondo manifesto poggia sull’amore. E’ la via della comprensione vera perché amando si partecipa alla causa setssa dell’esistenza delle cose. La vibrazione d’amore è una forza conciliante e coesiva che mette in relazione tutte le forme della creazione. E’ all’amore che conduce qualsiasi sintesi delle forme, è ad esso che arriva qualsiasi ricerca dell’essenza della realtà. L’amore ci permette di comunicare con il mondo divino perché riassume, in un unico stato, tutto ciò che può esistere per la coscienza.


7 giugno

Il corpo fisico ci viene proposto per imparare a gestire i movimenti di energia nel cosmo e accedere all’immortalità dello spirito creatore-

Uno strumento ideale.

Il corpo fisico, costruito con una configurazione speciale presa in prestito dalla terra, è uno strumento ideale per negoziare con le forze di condensazione legate alla materia.

Permette di compiere delle azioni che non possono essere fatte nel mondo dello spirito e dell’energia.

Se vogliamo veramente ritornare al Creatore, dobbiamo utilizzare questo strumento per trattare la materia, per estrarne gli elementi indispensabili alla nostra realizzazione su un livello di coscienza-energia più elevato.


8 giugno

E’ nello spirito che il senza-forma prende forma, organizzando le forze dell’energia universale per la propria manifestazione.

La corrente dell’energia universale.

Per entrare nella corrente dell’energia universale, sforziamoci in ogni istante di realizzare qualcosa di sempre più qualitativo e connesso ai piani superiori.

Chiediamoci se, a tutti i livelli dell’essere, facciamo vivere la nostra anima e il nostro spirito. In effetti è importante riuscire ad energizzarci in totalità per trovare in noi l’armonia.


9 giugno

Spesso corriamo verso delle felicità esteriori trascurando la delicatezza della felicità interna che già potrebbe essere presente se solo vi facessimo veramente attenzione.

Trovare la felicità.

Se vogliamo trovare la felicità, che è un livello di energia accordato alla coscienza superiore, bisogna uscire dall’agitazione artificiale e cercare la calma. E’ necessario inoltre rialimentarsi a ciò che è essenziale e creare le condizioni per cui l’essenziale possa vivere in noi.

Per questo è importante organizzare la propria esistenza partendo da una visione interna, rispondere alle sollecitazioni esterne con selettività, saper resistere alle cose inutili e precisare in noi uno scrigno per la verità e la coscienza difendendo una certa qualità di energia.


10 giugno

Impone rispetto colui che rispetta sopra ogni cosa ciò che deve fare.

Sacralizzare la propria esistenza.

Se vogliamo sopperire alla fluttuazione peculiare alla nostra creatura nel mondo dell’energia e stabilizzare l’esistenza ad un livello più elevato, è importante sorvegliare il nostro contatto con la dimensione spirituale, il nutrimento mentale, i rapporti affettivi e psichici con l’ambiente, la gestione della vitalità, il funzionamento del corpo, il tipo di incontri che facciamo, i gruppi socio-umani a cui aderiamo, come pure il luogo in cui viviamo e l’abitazione, alla quale, se vogliamo condurre un’esistenza sacra, dovremo dare una geometria ed un’ architettura adeguate e che dovremo accordare al livello della Scienza Unitaria.


11 giugno

Saremo reintegrabili nelle dimensioni superiori solo quando tutti i nostri veicoli sottili saranno ricostruiti.

Il corpo energetico.

E’ consigliabile organizzare la propria esistenza in modo da consacrare il massimo del tempo alla creazione di un corpo energetico in grado di essere sufficientemente coordinato e funzionale nella dimensione di energia da non aver più bisogno di riprendere un corpo fisico per gestirsi nell’universo.

La nostra esistenza non può ridursi al solo fatto fi lavorare continuamente su delle cose materiali.

Dobbiamo passare anzi una buona parte del nostro tempo ad integrare delle cose sottili, affinché la fresca dimensione della nostra anima possa vivere all’interno del nostro corpo fisico.


12 giugno

La comprensione ha sempre un profumo di invenzione.

Dal dubbio alla certezza.

Quando si ha accesso allo straordinario istante in cui si è in armonia con la verità, si passa dal dubbio alla certezza. Più si sa, più si dubita, però più si comprende, più si è certi.

Il sapere fa nascere discussioni infinite che finiscono per creare ancora più dubbi, perché sono più gli argomenti in favore del dubbio di quelli in favore della certezza.

La comprensione invece scaturisce da una percezione interiore che fa si che, anche in caso di discussione, tutto ciò che non appartiene a tale percezione viene eliminato mentre tutto quello che ne fa parte si integra perfettamente in noi.

L’incontro con la comprensione è un importante fattore di unificazione dell’individuo.


13 giugno

Al crepuscolo della vita l’avvenire diventa improvvisamente il passato per coloro che non hanno creduto abbastanza alla propria immortalità per prepararla.

Fare l’essenziale prima di tutto.

Se usiamo il nostro cuore per il Cielo, questo può portarci molto in alto. Se usiamo la nostra vita esclusivamente per la Terra invece, questo può condurci assai in basso.

E’ importante cercare un equilibrio, riflettere sulle nostre azioni e porci questa domanda: “Quanto tempo dedichiamo a riaccordarci con il Cielo, al servizio divino?”

Non dovremmo mai programmare niente senza prima chiedersi se si è già fatto l’essenziale.


14 giugno

Ogni metamorfosi è una primavera della vita.

L’essenza della nostra natura.

L’evoluzione di un individuo si misura dalla maggiore o minore facilità con cui riesce a manifestare la vera essenza della propria natura.

Definire sé stessi è però una questione delicata. Per riuscire a farlo a volte è necessario liberarsi dai dogmi, culture e condizionamenti legati ad un’epoca o ad un luogo geografico specifico, che rischiano di annientare la personalità dell’essere.

Una volta acquisita la percezione dell’essenza stessa della propria identità, bisognerà poi trovare il modo in cui essa possa esprimersi nell’ambiente.


15 giugno

Dio vive simultaneamente nell’inspirazione e nell’espirazione.

Inspirazione ed espirazione.

Chi sa ben gestire la propria esistenza non dimentica mai che Dio funziona simultaneamente in inspirazione ed espirazione, ossia tanto in un piano di smaterializzazione che in un piano di materializzazione. E’ per questo che rispetta perfettamente il percorso di coloro che espirano, ma che sorveglia anche sempre coloro che si ispirano allo spirito.

Vi sono zone in cui vi è quasi esclusivamente espirazione, ed altre in cui l’inspirazione può avvenire.

Ma entrambe le cose sono comunque diverse da ciò che è Dio, che è espirazione ed inspirazione totalmente simultanee.


16 giugno

L’amore si contraccambia, l’ideale si condivide.

Aiutarsi l’un l’altro.

Quando degli amici si riuniscono per condividere il cammino che seguono, possono riuscire a far fronte alle reciproche debolezze.

Se un giorno ci capita di sentirci soli, di non avere nemmeno più la voglia di incontrare Dio e se siamo circondati da persone che hanno in sé la traccia di un’incrollabile vita interiore, il loro slancio, la loro forza e la loro emanazione diventano una coppa di grazia e di illuminazione che può farci riprendere coraggio e ridarci la fede.


17 giugno

Per comprendere i piani sottili bisogna liberare le leggi dai fatti, e per comprendere i piani spirituali, bisogna estrarre i principi dalle leggi.

Ricollegarsi al cosmo.

“Cosmos” significa ordine in greco. Dunque, per accordarsi al cosmo bisogna rimettersi in ordine, ossia comprendere i fatti, le leggi e i principi che regolano la nostra esistenza e la nostra creatura.

Come situarci fra la Creazione e il Creatore? Qual è il ruolo della nostra esistenza nell’equilibrio dell’armonia universale?.

Sono domande alle quali dobbiamo poter rispondere per comprendere esattamente le trame apparenti e non apparenti che regolano l’esistenza.


18 giugno

Le tristezze della vita arrivano quando si dimenticano le buone soluzioni per essere felici.

Qualità dell’energia.

Per sentirsi felici ed equilibrati, è importante rispettare l’igiene dello psichismo: prendere coscienza del proprio limite, sapere che tipo di energia si vuol fare entrare all’interno del proprio campo psichico, organizzare la vita, il modo di abitare, il lavoro, in modo da preservare quella certa qualità, indispensabile per mantenere fluida ed equilibrata la dimensione psichica.

Questo non è sempre facile. In un mondo materialista che non riconosce né i valori dell’anima né quelli dello spirito, bisogna lottare per affermare un’originalità che non si lasci rinchiudere nella standardizzazione del quantitativo.


19 giugno

Ogni fiore profuma l’aria vibrante del suo fragile messaggio d’immortale presenza.

Ritrovare la presenza di Dio.

L’importante nell’esistenza è ritrovare la presenza di Dio in ogni cosa; e l’essenziale per ogni cosa è di ritornare a Dio.

Quando si è in contatto con Dio, si ha la spiegazione di tutto qeul che succede nei mondi esteriori e si ricevono degli insegnamenti di coscienza che fanno parte del programma di Dio. E’ così che possiamo ristabilire l’alleanza con il celeste.


20 giugno

Dio è la più semplice della totalità.

Dominare la molteplicità.

La prima cosa richiesta nei piani dell’unità è di padroneggiare la molteplicità e la differenza. Tuttavia, dobbiamo essere allo stesso tempo unici e multipli, perché Dio è totalità.

Per essere completi è importante integrare la propria unità in una comunicazione armoniosa con la molteplicità. Potemmo definire la coscienza unità, ed il rapporto armonioso con la molteplicità potrebbe essere l’amore.


21 giugno

Hai paura della morte quando non vedi più nient’altro che il tuo corpo fisico.

Vivere senza paura.

Abbiamo paura fintanto che ci identifichiamo col mondo della forma e con il nostro corpo fisico. Nel momento in cui smettiamo di farlo, la paura ci lascia.

Il corpo fisico, connesso alla materia ed alla gravitazione, può morire, mentre la nostra energia ed il nostro spirito non muoiono.

Dobbiamo cercare di vivere di più in contatto con i piani sottili che sono la continuazione del nostro essere nelle altre dimensioni.


22 giugno

Ci sono delle corrispondenze segrete tra ciò che si riceve, ciò che si prova e ciò che si emette.

Un ambiente armonioso.

Se un individuo vuole vedere la propria coscienza crescere tanto da entrare in contatto con la coscienza del suo Creatore, deve fare molta attenzione alle sue percezioni. Se sono spesso percezioni sgradevoli, non armoniose, aggressive, significa che si mantiene in un livello inferiore e che ha purtroppo una visione del mondo molto materialista.

L’individuo ha la necessità di analizzare accuratamente l’ambiente che lo circonda, affinché le percezioni che arrivano a lui siano facilmente integrabili nel campo delle sue conoscenze.


23 giugno

Solitario e triste sotto il sole della Terra, solitario e felice sotto il sole dell’etere.

Radicamento o involo?

Il nostro organismo è costituito di energie che provengono sia dalle forze telluriche, sia dalla biosfera, sia dalle energie cosmiche.

Il corpo fisico può quindi essere orientato sia verso il radicamento e la ricezione delle forze terrestri, sia verso l’involo e l’integrazione delle forze cosmiche- Questo dipende da come orientiamo le nostre scelte e dal tipo di gestione che vogliamo fare nella vita.

E’ quindi indispensabile tener presente queste nozioni se vogliamo capire in che modo l’ambiente può evolvere e modificarsi a seconda delle scelte fatte.


24 giugno

Per accrescere lo slancio dell’anima verso la trascendenza, bisogna saper far risuonare i momenti di felicità sulle diverse dimensioni.

Ritrovare lo slancio interno.

E’ bene cercare in ogni istante di ritrovare in sé il proprio vero slancio, ciò che si ha veramente voglia di fare. E rintracciare l’origine di tale desiderio.

Inoltre è bene rialimentarsi e riuscire ad individuare la figura essenziale che si trova alla frontiera dell’anima e che si sintetizzerà in qualcosa di molto preciso, di molto esatto, molto bello e direttamente accordabile alla bontà e alla verità.


25 giugno

La coscienza delle interdimensioni è un elemento fondamentale nell’esistenza dell’essere umano.

Sentire le correnti di energia.

Impariamo a distinguere nell’ambiente formale ciò che è pericoloso e ciò che non lo è, e a livello dell’ambiente sottile, ciò che va rifiutato e ciò che va integrato, ciò che va trasformato e iò che può essere unificato in noi.

I campi psichici sono estremamente complessi perché non sono unicamente di origine terrestre ed umana. Le correnti di energia vengono dalla Terra, dall’umanità, da altri regni e da altri pianeti, dalle zone spazio-temporali in cui l’individuo si trova, ecc.

Ascoltando le interdimensioni, l’individuo si accorda poco a poco ad una dimensione di coscienza capace di esistere nel mondo dell’energia.


26 giugno

Il cuore sottile dell’amore universale si trova in alto, al centro del torace.

Coltivare i fiori del paradiso.

Se riusciamo a creare un ambiente abbastanza omogeneo intorno a noi e a controllare le forze inferiori che possono aggredirci e pressurizzarci, allora la pacifica energia dell’anima serena si manifesta e comunichiamo con l’universo.

Conosciamo nuovamente la dolcezza, la fiducia e la pace, e torniamo ad esser una creatura bella fatta per coltivare i fiori del paradiso, ossia per emettere l’energia deliziosa che permette di alimentare i fiori dell’etere ed i piani di luce, poiché il nostro effettivo destino dovrebbe essere appunto quello di coltivare i fiori del paradiso.


27 giugno

Nessuno ha diritto alla dignità del cielo salvo colori che hanno lavorato per raggiungerlo.

Camminare verso l’immortalità.

Dobbiamo elevarci, smettere di disperderci e cominciare a distinguere bene tutte le nostre lacune, le nostre tentazioni, l’energia che perdiamo nei nostri conflitti psichici e nella seduzione che esercita su di noi il mondo della forma.

Non dobbiamo cercare la forza di cui abbiamo bisogno in riferimenti esterni, ma mettere in moto quella che è in noi. E’ un lavoro di ogni istante, che ci permette di costruirci interiormente.

Quando avremo lasciato questo mondo non avremo più beni materiali, né bagagli, né abiti, più niente, e’ per questo che bisogna ristabilire la nostra comunicazione con l’essenziale, riprendere coscienza del nostro cammino verso l’immortalità.


28 giugno

La porta stretta è innanzitutto la porta pura e sensibile dell’anima che richiede tanta dolcezza per raggiungere l’amore spirituale.

Creare intorno a sé degli universi magici.

E’ importante fare un bilancio di tutto ciò che si è acquisito come esperienza e come conoscenza. E’ un esercizio che permette di contattare le dimensioni superiori.

Riunite delle belle immagini, dei testi, delle poesie, degli oggetti delicati che possono mettervi in risonanza con la parte sottile di voi.

Consacrate veramente una parte del vostro tempo al servizio divino e create intorno a voi degli universi magici che faciliteranno il contatto.


29 giugno

Lo stress è il campanello di allarme della coscienza superiore che segnala che non stiamo vivendo ciò che dovremmo vivere per il nostro sviluppo interiore.

La nozione di limite.

Lo stress è l’espressione di una mancanza di continuità fra la coscienza superiore ed il mentale inferiore.

Fa perdere all’individuo la nozione del limite al di là del quale esce dall’armonia cosmica, e all’interno del quale il corpo non corre più alcun pericolo.

Dunque, coloro che vivono al di là del proprio limite sono sempre in stato di stress e non riescono a uscirne se non rientrano all’interno di esso. Per poterlo fare, occorre rimettere il mentale inferiore in diretto contatto con la coscienza superiore.


30 giugno

Il nostro infinito è grande quanto la nostra unità.

La nota giusta.

Può esistere una qualità precisa nella nostra anima soltanto se essa, come una corda vibrante, è tesa in modo da dare la giusta nota che definisce l’equilibrio della nostra creatura.

In uno strumento musicale, per ottenere il più bel suono da una corda, bisogna non tirarla troppo né sottoporla ad una tensione troppo forte, ma accordarla invece con il giusto peso.