Maggio

1 maggio

 

Il vero futuro dell’uomo sta nell’immortalità

 

Una vita riuscita

La persona che si eleva e raggiunge un livello di coscienza superiore ha la possibilità di raccordarsi al suo programma originale. Se rispetta la direttiva del suo programma, saprà usare il suo copro fisico per costruire i suoi veicoli energetici e ritrovarsi nella coscienza dell’Universo, facendo della sua vita un successo. Avrà allora usufruito degli elementi dell’incarnazione con esattezza.


2 maggio

Per riuscire a fare grandi cose mai perdersi nelle piccole

Agire con coscienza

Bisogna fare attenzione alle azioni fatte in totale incoscienza poiché, se le azioni sono troppo imprecise, ampie e confuse, sono molto difficili da circoscrivere. Incoscienza è iniziare anche delle azioni spinti da un qualcosa che non si percepisce molto chiaramente e andare al di là delle proprie capacità di ricentralizzazione, oppure non sapere dov’è il proprio limite. Quando realizziamo qualcosa, dobbiamo trovare il tempo di riflettere e porci questa domanda: “Dio mi autorizza a farlo?”


3 maggio

Ogni creatura, una volta quintezzenziata la creazione che la sottende, può fondersi con il Creatore.

L’anima immortale

L’anima immortale si costruisce realizzando degli atti accordati alla volontà di redenzione e di perfezione della creazione. Un’energia del Creatore si dirige verso di noi se, come creature, decidiamo di elevarci verso il piano dell’immortalità. Questo incontro favorisce la costituzione della nostra anima immortale che può cominciare a definirsi nel campo dell’Essere supremo.


4 maggio

 

Si è ricchi di ciò che si è dato al mondo

Essere costruttivi

E’ importante passare la vita a costruire e lasciare dietro di sé una traccia di realizzazione, poiché l’albero si giudica dai frutti. E più si costruisce, più ci si avvicina al Creatore,

Coloro che vogliono veramente fare il viaggio di ritorno alla sorgente, non devono mai smettere di creare qualcosa da donare a coloro che possono averne bisogno. Ciò che hanno fatto verrà allora utilizzato da altri in una linea di costruzione permanente che è lo stato del Creatore stesso.


5 maggio

E’ per la nostra forza interiore che veniamo individuato nell’etere sottile.

Incontrare il proprio maestro interiore

Colui che ha diritto di incontrare il proprio maestro interiore possiede in sé il mezzo per risuonare con l’unità. Dato che viviamo in un pianeta difficile come la Terra, dagli elementi molto dispersivi, la nostra coscienza deve ingegnarsi a trovare i mezzi per impedire che la risonanza interiore si disperda in zone troppo pesanti. A tale scopo, dobbiamo costruire in noi il canale di giunzione che permetta di conservare l’alleanza coi piani superiori.


6 maggio

Non è l’essere santi che è anormale, ma piuttosto il non esserlo

Seguire la via della santità.

Non temere di dire a tutti coloro che vorranno ascoltarti che l’amore dell’Immensità è il mezzo più nobile per rivelare la propria anima, perché così dirai loro una delle più sante verità. Certo, non basta bardarsi di abiti maestosi o titoli pomposi per distribuire la pace. Dì semplicemente a colui che cerca la sua strada che, se vuol essere vigile e leggero nel cuore, ha un’unica via da seguire, quella della santità.


7 maggio

L’allegria è un ceruleo incanto che veste di cielo la realtà.

Rigenerarsi.

Se ci capita di star male, cerchiamo di capire l’origine di questo stato d’animo. E’ forse successo qualcosa che ci ha stressato? Bisognerà allora cercare di rigenerarsi andando nella Natura oppure immaginandola e ricostruire la nostra aura creando lo spazio in cui ci sia possibile respirare e sentirci in armonia con noi stessi. Dobbiamo inoltre fare in modo che delle energie luminose e positive raggiungano la nostra interiorità e l’ambiente che ci circonda, per neutralizzare tutto ciò che ci perturba.


8 maggio

La creatura deve a lungo cercare di fare la congiunzione col suo Creatore.

Collegarsi al Creatore.

La connessione con la nostra dimensione spirituale, così come l’immortalità, non è un diritto ma una possibilità. Non si improvvisa, non avviene automaticamente, ma è il risultato di un’alleanza interdimensionale, di un enorme lavoro e di un’attenzione vigile ad ogni istante giorno e notte. Colui che ha compreso questo non ha più tempo da perdere perché ciò che lo anima è l’Essenziale.


9 maggio

Che piacere viaggiare attraverso il tempo quando, in uno scintillio di luci, una nuova coscienza appare.

Lo stupore

Ritrovate la capacità di stupirvi. In una chiara notte stellata, non dimenticate di ammirare il cielo. Immaginate la Terra come una grande astronave che si sposta nel cosmo e fate viaggiare la vostra coscienza dalla Terra alla luna, al sole, alle stelle, alle galassie, all’Universo. A partire dall’immensa bellezza che vi circonda, cercate di ritrovare in voi il senso della bontà de della verità.


10 maggio

L’esistenza dell’uomo è giustificata semplicemente dal ruolo che ha come creatura nell’equilibrio energetico dell’Universo.

Realizzare l’armonia.

Per realizzare l’armonia immanente e permanente, ritroviamo i giochi straordinari che avvengono nell’Universo, la presenza del Creatore in seno alla creazione e l’insieme delle figure che si integrano le une nelle altre. Se riusciamo a farlo, ci sentiamo in sintonia con ciò che è immortale, partecipiamo nuovamente all’opera sublime e ineffabile dello Spirito divino, che integra la propria figura nella minima particella della creazione e permette ad ogni creatura di congiungersi al suo atto straordinario, unificando la propria intimità a ciò che E’ da sempre.


11 maggio

Non bisogna chiedere al Cielo di aiutarci quando non si è ancora iniziato ad aiutare sé stessi.

Saper decidere.

Lasciatevi guidare da colui che vi dà una chiave, ricordate però che una volta che ve l’avrà data non aprirà per voi quella porta. Le chiavi da sole non bastano per aprire le porte. Sta a voi decidere di mettervi davanti alla porta, trovare la serratura, infilare la chiave nella serratura, aprire la porta e passare.


12 maggio

Nella perfetta coscienza di Dio, non vi è più né creatura né creazione.

Riaccordarsi a ciò che E’.

La nozione di dualità, di madre e di padre, di verticale e di orizzontale, è legata al mondo della densità e della differenza. La Terra è una condensazione di energia materializzata, ma la Terra originale, Gea, è l’energia primordialie. Abbandonando il concetto di dualità e di differenza, ci si libera dai mondi troppo densi per riaccordarsi a ciò che E’. In realtà, l’interiorità dell’Universo esiste ben prima della sua esteriorità. All’interno dell’Universo, la coscienza e l’energia sono contigue e dal momento in cui si esce dallo stato di differenza, si è in Dio.


13 maggio

Essere nient’altro che una mano al servizio dello spirito.

Cooperare.

E’ importante riconoscere che ogni individuo è più o meno collegato al suo spirito superiore. Quando siamo in uno stato d’animo di cooperazione e ci mettiamo in correlazione con altri esseri, siamo determinanti nell’ambiente. Questo atteggiamento è fondamentale sul nostro pianeta, poiché è così che ci è possibile entrare in risonanza con le civilizzazioni che già hanno raggiunto il livello di comunione necessario per gestire il proprio percorso nell’esistenza formale o sottile. Stabilire questa comunicazione permette di avere una percezione più reale del funzionamento dell’Universo.


14 maggio

E’ attraverso una serie di scelte che ci si avvia verso la coscienza del sé.

La scelta.

Affermando la nostra scelta, nonostante tutti i tentativi di persuasione e i pregiudizi che ci vengono imposto, ci distinguiamo da ciò che non è tale scelta. Sarà bene allora decondizionarsi da tali abitudini che disperdono le energie in cose inutili e vane poiché non provengono veramente dalla nostra ispirazione unitaria. Per questo, dobbiamo cercare di ritrovare quello che si voleva veramente all’origine e rialimentarci a ciò che eravamo all’inizio, magari quando eravamo bambini, ma con una maggiore precisione oggi perché siamo più maturi.


15 maggio

Per sviluppare la coscienza, aumentiamo le conoscenze, senza dimenticare di sviluppare ed affinare le percezioni.

Sviluppare la coscienza.

La coscienza non si descrive, è e si manifesta attraverso molteplici sfaccettature dai colori che variano ed interagiscono gli uni con gli altri. Per saper suonare da virtuosi tutte le nostre potenzialità, dobbiamo fare un’estrema attenzione a non farci ingannare né da noi stessi né dagli altri. E’ bene inoltre studiare le strutture di base della personalità umana, che permettono all’individuo di integrare progressivamente i diversi aspetto della nostra coscienza.


16 maggio

Ciò che regola tutto l’Universo è il rapporto tra la coscienza, l’energia e la forma.

Il mondo sottile.

Il mondo sottile è un mondo di energia all’interno del quale la coscienza può esistere permanentemente, in continuità con tutti gli elementi dell’energia. La coscienza e l’energia non sono separate come avviene nel mondo della forma in cui, a volte, l’energia è condensata al punto che vi è separazione tra le forme. Nel mondo dell’energia esiste una continuità tra tutti i piani ed è possibile allora, ad ogni istante e in ogni parte dell’universo, avere immediatamente ed istantaneamente accesso all’informazione desiderata.


17 maggio

Il passaggio da una verità discontinua ad una verità in continuità, rappresenta la differenza tra il sapere e la comprensione.

La comprensione

Sapere è un po’ “vedersi” in un’immagine di sé che è il riflesso di una scienza più profonda che trasportiamo in noi; è vedere qualcosa che si trova proiettata all’esterno. Comprendere, è prendere in sé, assimilare una verità, farla propria. Ma vi sono diversi tipi di verità: di una verità parziale si può discutere, si può essere pro o contro, la si tiene all’esterno di sé; mentre invece una verità compresa è una percezione puramente interna che si è raccordata all’interiorità reale dell’essere e che gli corrisponde. Al di là del sapere, bisogna poter accedere alla comprensione.


18 maggio

Ritrovare Dio significa anche essere in comunione con tutte le creature dell’universo che, attraverso il tempo e lo spazio, hanno la stessa nostra fede.

La comunione.

Esistono delle creature invisibili che hanno una percezione vibrale estremamente delicata ed immediata della pulsazione dell’universo, dell’armonia delle sfere e delle interdimensioni.  In ogni istante agiscono in modo perfettamente appropriato all’ordine delle figure create, visibili ed invisibili. Se superiamo il nostro individualismo, ci avviciniamo alla comunione degli angeli. Per farlo è necessario innanzitutto concepire la dimensione di comunione, poi realizzarla all’interno di sé.


19 maggio

Il nostro tumulto interiore è causato da tutto ciò che vorrebbe nascere attraverso di noi.

I talenti.

Alcuni hanno ricevuto alla nascita la bellezza, altri la salute, l’intelligenza o la sottilità, altri la spiritualità, la facoltà di convincere o quella di essere seri. Abbiamo tutti dei talenti, ma li conosciamo e li utilizziamo al massimo? Siamo ognuno un’idea unica del divino, abbiamo dei talenti particolari, eccezionali, e ognuno di noi ha la capacità di compiere degli atti che nessun altro può realizzare.


20 maggio

L’ anima muore se non fa del bene.

Il ruolo dell’anima.

Scegliere ciò che è bello per il corpo e per il proprio ambiente, il bene per l’anima e le sue intenzioni, il vero per lo spirito e le sue creazioni. Se l’anima non riceve l’energia d’amore non può mantenere la propria consistenza, languisce e perde la sua luce. Perciò è consigliabile di non spargere la propria luce ai quattro venti, perché è la preziosa energia dell’anima che permette di realizzare costantemente la congiunzione con lo spirito. Solo un’azione di ispirazione superiore sostenuta dal soffio sensibile dell’anima può tornare all’anima, perché il mondo è un riflesso. L’amore è la sostanza dell’anima.


21 maggio

Fintanto che l’essere umano non ha deciso di cominciare a redimere la propria bestia istintiva, il suo spirito cosmico non lo può avvicinare.

L’angelo e la bestia.

L’essere che cerca di evolvere non può ignorare l’esistenza della “bestia” che sottende la vitalità del suo corpo fisico. Per cominciare deve accettarla come tale; non proiettarla sugli altri per evitare di vederla veramente in sé; affrontarla con prudenza, con rispetto delle leggi cosmiche e dei giusti ritmi; non credersi né più debole né più forte di lei, ma rimetterla al suo giusto livello. E’ sempre così che andrebbe affrontata la “bestia” per farne un angelo. Il vecchio adagio “chi vuol fare l’angelo faccia la bestia” significa che colui che vuole diventare angelo deve, prima di involarsi verso i cieli, affrontare il piano della “bestia” per sciogliere, tramite una lenta dissoluzione trasmutante, i legami che lo tengono agganciato alla materia, la madre –terra.


22 maggio

Più lo Spirito creatore interviene in un’azione, più fa di questa un’arte.

La solitudine.

La solitudine è il luogo in cui ci si trova imprigionati nell’individualità, l’egoismo, la paura, la limitazione e addirittura nella morte, se non si reagisce. Per evitare di arrivare a tanto, è importante elevarsi al livello in cui si può creare ed essere partecipi dell’atto creatore, in cui si percepisce la comunione con il campo dell’Universo che è anche il canto, la musica delle sfere. E’ questa dolce armonia che permette di essere in sintonia con gli atti creatori e di contribuire alla straordinaria coordinazione interdimensionale in cui ogni cosa tende alla realizzazione della propria perfezione.


23 maggio

L’illuminazione permette di vivere il resto della propria vita nella tranquilla certezza dell’immortale pienezza.

L’illuminazione.

L’origine del nostro essere ed il centro della nostra coscienza sono situati nel campo unitario, che si può concepire solo in un determinato stato di coscienza e al di fuori del corpo fisico. Quest’ultimo, paragonabile ad un’angusta scatoletta di fiammiferi, limita totalmente la nostra percezione di ciò che sono l’intemporale e la pienezza. In realtà, quando si è nel campo unitario, non esiste un centro perché si è simultaneamente ovunque, e si vive in una pienezza totale. Questo stato può essere chiamato illuminazione. Quando vi si accede, si vive la meravigliosa presenza divina e si conosce la potenza di Dio che gestisce tutte le cose nell’onniscienza e l’onnipresenza.


24 maggio

L’anima sa bene che un angelo veglia su ogni piccola cosa.

Collegarsi alle dimensioni sottili.

Il corpo fisico è collegato a delle dimensioni sottili che lo sorvegliano e lo ricostruiscono in permanenza. Possiamo fare degli sforzi per avvicinarci a tali dimensioni ed aiutarle in questo riequilibrio permanente. Se siamo troppo incoscienti, una parte della nostra energia sarà dispersa e subiremo grossi squilibri nella nostra natura. Se poniamo attenzione a questa gestione, rinforzeremo tutti gli aspett della nostra personalità.


25 maggio

Vi è sempre una preparazione lunga e segreta agli avvenimenti esterni ed ai grandi avvenimenti interni.

Prima di addormentarsi.

Non bisognerebbe mai addormentarsi senza aver risolto i conflitti o gli scontri avuti con altri, perché durante il sonno si aggravano e creano dei blocchi nel corpo fisico. Allora, tutte le energie che si presentano non possono circolare, né attraversarlo correttamente. Se non abbiamo la forza al risveglio prima che la nostra coscienza-energia rientri nel corpo, di elevarci ad un più alto livello vibratorio, rischiamo di attirare degli avvenimenti duri e di venir pilotati da questi avvenimenti che vogliono prodursi utilizzando il nostro corpo fisico.


26 maggio

Per ritornare a Dio bisogna riunire tutte le parti di sè  uscite dall’unità di Dio.

Appartenere alla Terra o al Cosmo.

C’è chi dice “appartengo alla Terra” e chi dice “faccio parte del Cosmo”. Chi si sente collegato al Cosmo non rifiuta nessuna parte di sé e gradualmente integra tutte le proprie azioni in una unificazione totale. Sa di trasportare in sé la possibilità di risonanza diretta con i mondi superiori. Può quindi vivere costantemente i diversi aspetti del proprio essere cosmico, di cui è una delle rappresentazioni in Terra.


27 maggio

La prosa cammina, la poesia danza.

L’involo poetico.

Vi è nella consonanza poetica uno slancio che permette di raggiungere dei mondi molto elevati, di uscire dal quotidiano e, soprattutto, di far risuonare dentro di sé ciò che non può vivere nelle condizioni di vita ordinarie. Se per caso durante un incontro con la poesia riuscite a provare un’emozione, fatela vivere nell’anima e date alla vostra più fine essenza la possibilità di respirare, di pulsare, di vibrare nell’infinito, inviando così delle onde che mettono in risonanza la totalità della vostra natura energetica con tutto ciò che, nell’universo, può entrare in comunione con quella dimensione poetica.


28 maggio

L’umano come il seme può dormire in un deposito, venir macinato per il pane, fiorire sulla Terra o morire per niente.

Riferimenti e influenze.

Siamo in costante evoluzione, abbiamo dei miliardi di cellule che nascono, molte delle quali muoiono ogni giorno. Il nostro corpo fisico è quindi estremamente fluttuante. Subiamo inoltre ogni sorta di altre influenze che vengono dalla Terra, dal sole, dalla galassia, dall’Universo… Comunque sarà bene trovare dei punti di riferimento interni tra tutte queste trasformazioni, cercare di capirle, in modo da ricevere dall’ambiente ciò che conviene esattamente alla nostra creatura.


29 maggio

Per elevarsi e liberarsi bisogna frantumare, trasformare, trasmutare il male che noi stessi abbiamo provocato nel passato e nel presente.

Trasmutare.

Sforzarsi in goni istante di trasmutare: l’Io individuale in sé universale, l’aggressività in amore, la disarmonia in bellezza, la malafede in verità, il godimento egoista in comunione sacra, lo sfruttamento dell’uomo in cooperazione universale, l’incoscienza in sovracoscienza, la delusione in entusiasmo, la condizione mortale in stato immortale.


30 maggio

La felicità è come una femminilità delicata, il coraggio come la nobile verità che la sostiene e la protegge.

Il piano della felicità.

Per realizzarsi nella vita, è consigliabile consacrare il proprio tempo e molta attenzione ai momenti essenziali, e soprattutto cercare di essere assai rilassati e felici, perché il piano della felicità è quello del Creatore. Per questo la vita di coloro che hanno fortuna procede sotto lo sguardo benevolo di Dio. Dunque se vogliamo che Dio sia benevolo nei nostri confronti, cioè se vogliamo che le cose si susseguano miracolosamente nella nostra vita, riflettiamo sul ruolo che la nostra presenza come esseri umani può avere nel campo della felicità di Dio.


31 maggio

L’amore è desiderio sublimato, l’azione è desiderio concretizzato.

Ritrovare la propria fiamma.

Nel cuore dell’essere umano esiste una ricchezza inaudita: la sua capacità di ritrovare la fiamma, l’entusiasmo e lo slancio verso il celeste. Suscitiamo in noi quest’alleanza perché essa ci trasforma. Allora, non saremo più animati da piccole paure, piccole angosce e piccole limitazioni. Parteciperemo al cambiamento di ciò che ci circonda. Saremo immersi in un campo di luce. Avremo dentro di noi la fede e la fiducia.